Mi chiamo Massimiliano Scaligeri, ho 47 anni, vivo a Carovigno e di professione faccio l’ingegnere.
Vivo da sempre in Puglia, con l’unica eccezione della parentesi universitaria che mi ha portato a trascorrere alcuni anni nella città di Ancona.
La foto che presento inizialmente voleva essere una semplice foto di paesaggio, ma ho voluto dare un tocco “metafisico” mediante la tecnica dell’esposizione multipla, la quale oltre a rendere nitidi gli elementi statici, rende onirici gli elementi in movimento, come le onde e le nuvole.
(“Onde senza voce”)
vuole richiamare questa dissonanza percettiva, quel corto circuito tra l’esperienza attesa (la visione di un dolce tramonto primaverile) e un lieve senso di angoscia dovuto agli elementi percepiti come disarmonici nella globalità dello scatto.
Sono appassionato di fotografia da molti anni ma non saprei dire in modo sicuro perché: forse perché incapace nel disegno, oppure perché adoro lo strumento fotografico in sé. Tuttavia a “truccare le carte del mio destino” è stato sicuramente un libro sulla fotografia scovato nella biblioteca domestica oltre 30 anni fa. Da quel momento ho dedicato sempre parte della mia vita alla fotografia.
L’associazione “Occhio Fotografico” è stata una bella scoperta! Sono entrato a farne parte da persona già in qualche modo formata su alcuni aspetti, tuttavia le serate di approfondimento in sede e le occasioni fotografiche organizzate sono irrinunciabili per il continuo confronto su tutti gli aspetti inerenti la fotografia.
Oggi “Occhio Fotografico” si pone come punto di riferimento locale sia per chi vuole avvicinarsi alla fotografia sia per chi ha già un bagaglio di esperienze e conoscenze.
