D’Aniello Gianluca

Sono cresciuto a stretto contatto con la fotografia, grazie a mio padre, un fotoamatore analogico che mi ha trasmesso la sua passione per questo mondo affascinante.

Da bambino ero affascinato dalle decine di libri di fotografia che riempivano la nostra casa. È stato naturale, per me, avvicinarmi a questo universo: nel 1988 ho iniziato il mio percorso fotografico con una Closter e un ingranditore, donatimi da un fotografo tarantino.

Dopo il percorso scolastico, ho deciso di ampliare i miei orizzonti iscrivendomi a un corso di illuminazione scenica e riprese TV. Ho avuto l’opportunità di collaborare con un regista pugliese e un docente di spazio scenico dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia. Questo periodo è stato fondamentale per me: mi sono iscritto all’ENPALS e ho lavorato attivamente al loro fianco, imparando l’arte dell’illuminazione e delle riprese, e affinando la mia capacità di raccontare storie attraverso la luce e l’immagine.

Lavorando per una televisione locale e partecipando a produzioni teatrali a livello regionale, ho ampliato le mie competenze e ho arricchito il mio bagaglio di esperienze. Nel tempo, le mie collaborazioni in ambito fotografico si sono estese, portandomi a lavorare con artisti e professionisti del settore. Una delle esperienze più significative è stata la collaborazione con videomaker della RAI per la trasmissione Linea Verde, un’opportunità che mi ha permesso di confrontarmi con un ambiente altamente professionale e stimolante.

Nel corso degli anni, ho prestato le mie competenze a una varietà di progetti: dai book fotografici alle letture di immagini, passando per scatti privati e lavori che combinano immagini e parole. Ho anche avuto il privilegio di tenere corsi avanzati, concentrandomi in particolare sull’illuminotecnica narrativa e percettiva. Credo fermamente che la fotografia sia un campo in cui non si smette mai di imparare e che la conoscenza vada condivisa con chi respira la stessa passione.

Perchè Occhio Fotografico

Mi sono avvicinato a questa realtà che si chiama “Occhio Fotografico” con l’intento di condividere la mia esperienza come formatore di corsi. Sin dal primo momento, ho notato che qui c’è molto più di una semplice passione per la fotografia: c’è una forte coesione tra i soci, un legame che va oltre l’apprendimento e che ha trasformato i corsisti in veri amici. “Occhio Fotografico” non è solo un luogo dove si scatta e si impara; è una comunità di persone meravigliose, curiose e desiderose di esplorare sempre di più il mondo della fotografia e non solo. Ognuno porta con sé qualcosa di unico da condividere, un bagaglio di esperienze e conoscenze che arricchisce gli altri.

La fotografia

Per me, ogni scatto rappresenta molto di più di una semplice immagine: è un atto che porta alla luce nozioni e conoscenze che, altrimenti, rimarrebbero nel buio. Ogni fotografia è un mezzo per strappare l’essere umano dall’oscurità e per raccontare, attraverso la luce, ciò che spesso le parole non riescono a esprimere. Questo è il mio modo di vivere la fotografia, un viaggio senza fine verso la scoperta e la condivisione. Far parte di questa comunità significa vivere un’esperienza di crescita non solo professionale, ma anche umana. Ogni incontro, ogni scambio di idee, diventa un’opportunità per arricchirsi e per strappare un altro frammento di conoscenza dal buio, portandolo alla luce attraverso il potere dell’immagine e della connessione umana.





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